Architetto vs. Home Stager

ue Professioni Diverse e (Spesso) una Coppia Perfetta.

Se sei un architetto e l’idea di un home stager ti fa venire un leggero brivido lungo la schiena, sappi che non sei il solo. “Ma come, arrivano questi e si mettono a spostare mobili, buttano due cuscini sul divano e pensano di fare il mio lavoro?”

Tranquillo, non è così. L’home stager non è un architetto travestito, ma un professionista con un altro obiettivo (e sì, meno complicazioni burocratiche!).

Architetti e home stager sono due figure diverse, che possono anche lavorare insieme e creare una combo vincente. Vediamo perché.

L’architetto è il cervello della progettazione.

È un professionista regolamentato, con una formazione accademica e abilitazione all’esercizio della professione. Si occupa di:

Progettazione architettonica

dalla struttura di un edificio agli spazi interni.

Sicurezza e normativa

conosce e applica le leggi sull’edilizia e l’urbanistica e si occupa spesso anche della direzione dei lavori.

Funzionalità e innovazione

crea spazi efficienti e innovativi, considerando estetica, materiali e tecnologie all’avanguardia.

Progetti su misura

lavora per rispondere alle esigenze specifiche di un cliente, proponendo soluzioni che durino nel tempo.

Chi è l’home stager?

L’home stager, invece, è l’artista della valorizzazione immobiliare. Non demolisce muri, non calcola carichi strutturali e, diciamocelo, non si preoccupa minimamente dei regolamenti edilizi. Il suo superpotere? Prendere una casa e farla sembrare più grande, più luminosa, più bella – in altre parole, irresistibile agli occhi di chi deve comprarla o affittarla. Si concentra su:

Presentazione estetica

cura l’aspetto visivo degli spazi per renderli più attraenti.

Emozionalità

crea un ambiente accogliente che possa conquistare i potenziali acquirenti o affittuari.

Interventi temporanei

utilizza arredi, colori e decorazioni facili da rimuovere, senza modificare la struttura dell’immobile.

Ma non rubano il lavoro agli architetti?

No, e ti spiego perché. L’home stager non fa progetti architettonici. Non si occupa di ristrutturazioni o cambiamenti permanenti. Non può trasformare una soffitta in un attico da sogno La sua missione è rendere il tutto più bello e accogliente senza rivoluzionare la struttura.

Architetti e Homestager possono collaborare? Vediamo come:

Per esempio: tu, architetto, hai appena completato una splendida ristrutturazione di un appartamento. Gli spazi sono studiati alla perfezione, ogni dettaglio è pensato per durare una vita. Ma… il proprietario vuole vendere e non ha proprio il talento per arredarlo bene. Ecco che entra in gioco l’home stager: sistema gli ambienti con arredi temporanei, quadri e accessori che fanno risaltare il tuo lavoro nella speranza di far vendere velocemente l’immobile

Un altro motivo per cui l’home stager può diventare un alleato? Si occupa di quella parte del lavoro che a molti architetti proprio non piace: la decorazione. Ammettilo, a volte pensare a tende, cuscini e centrotavola non è esattamente il tuo sogno. Bene, lascialo fare a loro. Tu occupati delle pareti, delle altezze, delle luci e del riscaldamento a pavimento.

L’home stager non ti sostituisce, ti completa.

Tiriamo le somme

Architetto e home stager sono come due lati di una medaglia. Tu progetti, costruisci e dai forma agli spazi; loro li presentano al meglio. Non c’è competizione, ma complementarità. Quindi, la prossima volta che incontri un home stager, non vederlo come un intruso. Piuttosto, pensa a quanto potete fare insieme per dare valore aggiunto al lavoro e, soprattutto, far felice il cliente.

Perché, alla fine, non si tratta di “rubare il lavoro”, ma di fare squadra. E diciamocelo: il team vince sempre!

Ella Home stager

Gabriella Di Carluccio

Via Cintia, 36/a 80126 Napoli

P.IVA 07779720635

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gabrielladicarluccio@gmail.com

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